La Chiesa della Natività di Maria Vergine

Pilone Farinetti

Dà il nome alla cascina Pilone dalla quale dista una cinquantina di metri. È a forma quadrangolare con le pile e la facciata a mattoni a vista e si accede al suo interno per mezzo di quattro scalini; il cancelletto è in ferro battuto ed all'interno si trova un piccolo altarino con sopra un bellissimo quadro dedicato alla Madonna del Sacro Cuore di Gesù.

Sulla facciata è riportato l'anno 1879 che è la data di costruzione. Fu fatto costruire dalla sig.ra Porro Laura parente della famiglia Gioelli di Langasco, quando la loro proprietà si estendeva fino a questa collina. Tale informazione fu pure confermata dal confinante sig. Penna Romano, il quale, quando acquistò la cascina Casanuova (pure nei tempi antichi di proprietà Langasco) ebbe tale notizia dall'avv. Ferdinando Gioelli (I'Avucatin) e da Prandi Giacomo. Il pilone fu fatto restaurare dal sig. Farinetti Michele e dai suoi figli nel 1985 e la signora Tersilla dice che: «in precedenza c'era un quadro che col tempo si abbruttì e nella sistemazione del pilone, dalle fondamenta al tetto, abbiamo appeso il quadro proveniente dalla chiesa SS. Annunziata di Torino». Fu sempre la meta delle rogazioni e, dal 1985, alla sera della prima domenica di luglio viene celebrata una messa nello spazio antistante il pilone, tutto illuminato per l'occasione.

Da Torchio B., Madonna Como. Una storia ritrovata, L’Artigiana, Alba, novembre 1995, pp. 48-49